La scuola e il suo paesaggio
Scuola media e doppia palestra, Biasca
Biasca investe nel futuro con La casa sull’albero, nuova scuola media immersa nel verde: un edificio compatto e aperto alla comunità, pensato per favorire l’apprendimento, la socialità e il dialogo con il paesaggio.
Da quasi un decennio, il Comune di Biasca ha intrapreso un processo di riassetto delle infrastrutture comunali e cantonali, con l’obiettivo di ampliarle e riqualificarle nei comparti di Bosciorina e Quinta. In collaborazione con il Cantone, per chiarire le questioni relative all’ubicazione e alla distribuzione delle volumetrie – in particolare quelle scolastiche –, è stato promosso nel 2018 un Mandato di studio in parallelo.
Il progetto dello studio Snozzi Groisman, segnalato dalla giuria e assunto come base di riflessione per i successivi concorsi, ha proposto l’insediamento degli stabili comunali per l’educazione della prima infanzia (Scuola dell’infanzia e Scuola elementare), oltre alla Casa anziani, nel comparto di Bosciorina, centrale rispetto alle zone residenziali e facilmente accessibile. Per il comparto di Quinta, invece, si è suggerito di destinare i sedimi a contenuti scolastici di livello superiore o universitario, in virtù della prossimità alla stazione ferroviaria e del potenziale bacino d’utenza regionale.
Nel comparto di Bosciorina sono stati indetti due concorsi: il primo nel 2020, vinto dallo studio Campana Herrmann Pisoni, per la realizzazione della Scuola dell’infanzia, della Scuola elementare, del Servizio educazione precoce e di una palestra doppia; il secondo per la nuova Casa anziani, assegnato al consorzio Colombo Casiraghi architetti con lo studio We.
Nel 2024, per l’area di Quinta, è stato bandito un concorso volto alla costruzione della nuova scuola media e di una doppia palestra, con l’intento di sostituire e ampliare le strutture esistenti, in un contesto che già ospita il centro tecnico cantonale, una palestra tripla e la pista del ghiaccio, che saranno mantenuti.
Anche la proposta vincitrice, intitolata La casa sull’albero, è firmata dallo studio Campana Herrmann Pisoni. Essa prevede un edificio unitario che riunisce sotto un unico tetto tutte le funzioni richieste, distinguendosi dalle altre proposte che, prevalentemente, frammentavano il programma in più volumi a “C” o a “L”, generando corti interne o piazze d’ingresso. Al contrario, il progetto vincitore si presenta come un gesto chiaro e compatto, delineando un volume autorevole che dialoga con il comparto scolastico di Bosciorina.
Inserito in un ampio parco-giardino e parallelo agli edifici del Centro tecnico cantonale, il nuovo volume evita il confronto diretto con le costruzioni dell’espansione urbana recente, stabilendo invece una relazione con i grandi vuoti verdi e la permeabilità dell’intorno. L’edificio si propone come matrice ordinatrice dell’area, capace di accogliere anche future espansioni, sempre in relazione agli edifici esistenti.
Dal punto di vista paesaggistico, il progetto si distingue per le estese superfici verdi, articolate e strutturate, aperte verso il contesto urbano e pensate per la fruizione pubblica. Un nuovo filare alberato definisce il margine nord del campus, accompagnato da parcheggi disposti in parallelo, così da liberare aree verdi come la corte antistante la pista di pattinaggio. Il paesaggio si organizza in una sequenza di “momenti”: isole di biodiversità, campi sportivi, un giardino botanico e "l’arboreto della cultura", che funge da asse distributivo del campus. Questo viale si configura come un percorso integrato che attraversa piazzali, anfiteatri verdi, boschi urbani, aree ricreative e didattiche, rafforzando la funzione aggregativa del complesso e incentivando una vita sociale, relazionale e pedagogica.
L’infrastruttura verde è progettata per servire anche la popolazione residente e contribuire al miglioramento del clima urbano. Sarebbe auspicabile che la sua realizzazione procedesse in sincronia con la costruzione dell’edificio, poiché l'intervento rischierebbe inevitabilmente di perdere parte del suo valore concettuale e progettuale.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio si presenta come un parallelepipedo a due piani fuori terra, con una base radicata al suolo per le funzioni di servizio, una parte centrale per spazi pubblici e collegamenti verticali, e un livello superiore, interamente dedicato alle aule, che “si nascondono tra le fronde”. Il grande portico lungo l’arboreto costituisce la soglia d’ingresso principale e smista lateralmente, attraverso due atri passanti collegati al giardino retrostante, la sala polivalente, la mensa, la piscina, le palestre e il centro giovani.
Tutte le aule si trovano al primo piano e si distribuiscono lungo i lati lunghi del volume, affacciandosi a est e ovest verso il parco. Al centro resta un grande atrio continuo, con spazi di incontro, corti a cielo aperto, collegamenti e servizi. Un ballatoio corre lungo tutto il perimetro, offrendo spazio per la ricreazione e fungendo da via di fuga esterna, permettendo così di concentrare all’interno solo due scale centrali. I pannelli fotovoltaici posti sul ballatoio, oltre a produrre energia, filtrano la luce solare e conferiscono protezione e carattere all’edificio, armonizzandolo con la vegetazione.
Le facciate sono trattate in modo uniforme, rivestite da una pelle di elementi modulari trasparenti, che donano all’edificio un carattere tecnico, ammorbidito dalla presenza degli alberi. La chiarezza distributiva del progetto riflette una nuova concezione pedagogica: spazi flessibili, adattabili e capaci di promuovere l’interazione tra studenti e docenti, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità. Le aule, tutte uguali, non sono gerarchizzate per età o funzione, suggerendo un sistema paritario.
La scala generosa dello spazio centrale e le sue dimensioni rappresentano un’interessante sperimentazione per il contesto ticinese. Un accorgimento significativo è l’uso del legno per struttura e pareti interne, volto a conferire un’atmosfera domestica e accogliente.
Dal punto di vista costruttivo, l’edificio si articola su tre livelli: un piano interrato in cemento armato continuo funge da basamento; il piano terreno, aperto e permeabile, è sorretto da una serie di pilastri che sostengono un telaio ligneo; infine, il primo piano è modellato da questo telaio, con l’aggiunta di travi a traliccio in acciaio per coprire le grandi luci.
La forza del progetto risiede nella capacità di generare una ricchezza spaziale significativa con un gesto unico e rigoroso, evitando inutili complessità distributive. Gli spazi sono organizzati in modo funzionale, in sintonia con il contesto e la topografia, valorizzati da leggere depressioni che, ad esempio, a una estremità ospitano la piscina con il bordo dell’acqua a livello del suolo, e all’altra uno spazio coperto, estensione delle palestre, utilizzabile come sala multiuso con una grande gradinata per eventi all’aperto. Al primo piano, la quota delle chiome degli alberi permetterà agli utenti di sentirsi immersi nel verde, protetti dalle montagne.
La giuria ha avuto il merito di premiare un progetto audace per tipologia e linguaggio: sarà interessante osservare quale contributo l’architettura saprà offrire alla crescita e allo sviluppo delle nuove generazioni.
Scuola media e doppia palestra, Biasca
Ente banditore: Repubblica e Cantone Ticino (Cantone)
Procedura : Concorso di progetto a due fasi con procedura selettiva per gruppo mandatario interdisciplinare per la progettazione della Scuola media e doppia palestra Biasca nel Campus scolastico cantonale.
Team vincitore:
1° rango, 1° premio «La casa sull'albero»
Campana Herrmann Pisoni architetti Land Suisse Bonalumi Engineering mawi energie EcoControl Studio Celio Brenno
2° rango, 2° premio «Petronilla»
colombo + casiraghi architetti Adolfo Zanetti architetto Officina del Paesaggio Fürst Laffranchi Visani Rusconi Talleri Elettroconsulenze Solcà Gattoni Piazza Studio d’ingegneria Felpro
3° rango, 3° premio «Un cortile per tutti»
Nicola Probst Architetto Aoumm Borlini & Zanini Tecnoprogetti Caprez Ingenieure
4° rango, 4° premio «Un, due, tre, stecca!»
Remo Leuzinger architetto Officina del Paesaggio Borlini & Zanini Studio di ingegneria Zocchetti Elettroconsulenze Solcà Erisel Caprez Ingenieure
5° rango, 5° premio «Procopia»
enrico molteni architecture Officina del Paesaggio Borlini & Zanini Studio di ingegneria Zocchetti Studio d’ingegneria Felpro EcoControl Caprez Ingenieure
6° rango, 6° premio «Gulliver»
Pessina Architetti ghiggi paesaggi Landschaft & Städtebau Ingeni SA Visani Rusconi Talleri Elettroconsulenze Solcà IFEC Ingegneria
7° rango, indennizzo «Komorebi»
Canevascini & Corecco Atelier ADR Messi & Associati Studio di ingegneria Zocchetti Tecnoprogetti IFEC Ingegneria
8° rango, indennizzo «Libero»Floriani e Strozzi Architetti Uniola Marcionelli & Winkler Partners mawi energie Studio ing. M. Küng e G.Villa