Al­chi­mia spa­zia­le e cul­tu­ra

Inches Geleta Architetti, Monotti Ingegneri Consulenti

A Minusio, il Sanctuarium Artis Elisarion rinasce grazie a un progetto di riqualificazione firmato Inches Geleta. Un nuovo foyer ipogeo dialoga con l’eredità visionaria del Clarismo, trasformando l’esperienza museale in un percorso sensoriale tra luce, materia e spiritualità.

Publikationsdatum
08-04-2025
Lucia Pennati
arch., co-president of the Katharinen-Turm association, architectural project manager

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Centro Elisarion, Minusio TI

Inaugurato nel 1927, il Sanctuarium Artis Elisarion nacque a Minusio come residenza privata del pittore e letterato Elisàr von Kupffer e del compagno Eduard von Mayer, filosofo e storico delle religioni, nonché come sede del Clarismo. La costruzione fu concepita come vero e proprio tempio per i seguaci di questa dottrina che, in seguito a un ideale percorso di purificazione, venivano ammessi nella rotonda al primo piano in cui era esposta la tela raffigurante Il Chiaro Mondo dei Beati, realizzato da von Kupffer tra il 1919 e il 1929.
Negli anni Settanta, dopo la morte dei fondatori, l’edificio, oggi inserito tra i beni culturali tutelati a livello locale, fu donato al Comune e, nel 1981, fu trasformato in Centro culturale e Museo Elisarion, divenendo sede di un ricco programma di manifestazioni. Dal 2016, Inches Geleta si sono occupati del progetto di riqualificazione, dell’adeguamento normativo dell’intero complesso e della realizzazione di un ampliamento.
Oltre al restauro e alla manutenzione degli spazi museali, l’intervento ha previsto la costruzione di una rotonda ipogea, fisicamente collegata al piano interrato dell’edificio esistente. L’aggiunta risolve una serie di problemi tecnici e distributivi dialogando idealmente con le intenzioni originarie del Clarismo, che prevedeva il passaggio dal «Mondo del Caos» al «Chiaro Mondo» per emergere dall’oscurità ed ascendere nella luce ad ammirare Il Chiaro Mondo dei Beati, di cui attualmente a Minusio è presente una copia, mentre l'originale è conservato al Monte Verità.
Sebbene la nuova sala ipogea sia il foyer di uno spazio museale variamente utilizzabile, e quindi, almeno apparentemente, la relazione tra arte e architettura non sia oggetto diretto del progetto, essa è in qualche modo sottesa. In questo caso, infatti, l’arte non va intesa come prodotto specifico, ma piuttosto come modo di sentire e di sperimentare, strumento che serve a interconnettere la conoscenza e le persone tra loro. Attraverso l’ampliamento e gli interventi di ripristino condotti sull’edificio esistente, in modo alquanto alchemico, non solo risuonano nuovamente i principi alla base del Clarismo, ma il percorso museale diventa un’esperienza spaziale in sé. L’ingresso nel foyer dalla quota della strada dota il centro di un accesso identitario oltre che funzionalmente adeguato, di cui il nuovo portale dalle proporzioni massive e vagamente arcaiche è simbolo riconoscibile. Lo spazio ovoidale di accesso, illuminato dall’alto grazie a un oculo centrale, è realizzato in calcestruzzo faccia a vista; da qui è possibile risalire alla quota del giardino oppure, tramite un lungo corridoio anch’esso ipogeo, raggiungere la nuova distribuzione verticale che porta ai piani superiori. Le superfici orizzontali sono in resina, per dare omogeneità ed uniformità agli spazi ed enfatizzare il trattamento di quelle verticali.
Nell’ampliamento, l’uso di materiali grezzi, i rimandi spaziali e visuali tra gli ambienti, il lungo corridoio che collega il nuovo foyer all’edificio esistente e il suo carattere per certi versi ascetico, se da un lato operano in contrapposizione con il substrato teosofico dell’edificio esistente e il carattere etereo e organico delle sue decorazioni floreali – restaurate e in parte riportate alla luce dai recenti lavori – dall’altro li esaltano per contrasto.

Luogo Minusio 

Committenza Comune di Minusio 

Architettura Inches Geleta Architetti, Locarno 

team di lavoro M. Inches, N. Geleta, M. Mascheroni 

Ingegneria civile Monotti Ingegneri Consulenti, Gordola 

Direzione lavori Claudio Tortelli, Minusio 

Impresa Pedrazzi SA, Verscio 

Progetto impianti RVCS Visani Rusconi Talleri, Losone 

Progetto impianti elettrici SPED - Studio di progettazioni elettriche De Lorenzi, Locarno 

Fisica della costruzione e acustica EcoControl SA, Locarno 

Fotografia Simone Bossi, Varese (I) 

Date|Timeline progetto 2016-2019; realizzazione 2020-2022 

Certificazione o Standard energetico|Certification or Energy standard RUEN per esistente 

Intervento e tipo edificio|Intervention and building type Ristrutturazione ed ampliamento 

Riscaldamento|Heating Termopompa Aria-acqua, potenza istallata 50 kW

Particolarità Impianto di ventilazione ed areazione con ricambio igienico dell’aria. Impianto di climatizzazione. Impianto di serpentine per la parte di ampliamento; mantenimento del sistema a radiatori per lo stabile esistente. Nuovi impianti a corrente forte e corrente debole